Mi chiamo Cecilia e sono educatrice e formatrice teatrale. Sono esperta del margine: inteso come territorio nel quale crescono piante spontanee e selvatiche, ma anche come spazio libero nel quale entrare in relazione con la diversità. Lavoro in ambito pedagogico conducendo gruppi con strumenti teatrali e pedagogici, tenendo formazioni dedicate al selvatico e lavorando nella relazione di aiuto, in particolare in ambiti rivolti a persone con disabilità, dall’adolescenza all’età adulta.
Sono una persona altamente sensibile e credo che il margine possa essere rivendicato come luogo di libertà, di creazione e di espressione personale: credo fermamente che questo possa essere fatto sottovoce, con gentilezza.

IL MIO PERCORSO
Mi sono diplomata come attrice professionista alla Scuola di Teatro di Bologna diretta da Alessandra Galante Garrone, secondo il metodo di jacques Lecoq; in seguito ho conseguito il master per attori di prosa al TeatroDue di Parma. Nel 2020 sono diventata educatrice professionale socio-pedagogica (classe L19) e attualmente sono iscritta al Master in Pedagogia e Teatro all’Università di Bologna.
Ho imparato grazie al teatro a farmi da parte per essere canale di un qualcosa non mio e a dare vita attraverso il corpo e l’immaginazione a nuovi possibili mondi. Guido gruppi di persone con varie abilità attraverso esperienze teatrali in laboratori e performance che hanno spesso un forte legame con la natura.
Nel 2007 mi sono laureata in Tecniche Erboristiche, nella mia amata Bologna, dove ho vissuto per circa 10 anni. Da Febbraio 2017 sono una BFRP: significa che sono Consulente Certificata iscritta al registro della Bach Foundation a Mount Vernon, in Inghilterra. Per saperne di più, leggi qui. Nel 2020 ho terminato i miei studi in Scienze dell’Educazione, iniziati all’Università di Bologna. Nel 2021 sto concludendo il Master in Pedagogia e Teatro presso l’Università di Bologna.
Scrivo per Vivida, collana editoriale di White Star: nel 2021 è uscito Moon Phases, un libro sulla luna e sulle pratiche poetiche ed immaginative legate ai mesi ed alle stagioni.
Mi piacciono i colori freddi, le piante selvatiche, le stanze piene di candele e con piccoli scrigni dei tesori. Mi piacciono le persone quando sono vicine, mi piace travestirmi e far travestire. Gli uomini quando si truccano gli occhi. Il rossetto rosso e i capelli spettinati. Le mani sporche di terra, la trina, gli occhi delle volpi, il rosa chiaro quasi grigio. Mi piace creare spazio e pensare che posso aprire porte di giardini selvaggi, porte interiori, spazi aperti, luoghi disabitati dove la vita nasce comuque. Mi piacciono i luoghi che non sono del tutto urbani né del tutto selvaggi: quel terzo paesaggio che sa di margine, fragile e forte. Sono una persona introversa, amo la socialità ma ho bisogno di ricaricare le mie energie in solitudine.
Hai altre domande? Dubbi? Curiosità? Contattami, sarò felice di risponderti personalmente!