SELF-CARE, QUESTO SCONOSCIUTO

selfcare+©cecilialattari

Dimmi la verità, qual è l’ultima volta che hai fatto una cosa tutta tutta per te?

Che hai comprato qualcosa che davvero era inutile ma bellissimo (come i calzini a forma di gatto che io mi sono presa l’altra sera su Amazon)?
E, ancora: quanto credi che sia giusto metterti al primo posto, e quanto credi invece che questa sia una cosa da bad bitch, da egoiste, da quelle che pensano solo a loro stesse, a viaggiare ed ai loro gatti?

Lo so, cara. E successo anche a me, e ci lavoro ogni giorno.

Quello che ho capito in questo anno è che il self-care è una delle cose più importanti, insieme all’amore per noi stesse.

Eppure, le nostre mamme ce lo avevano spiegato. Le femministe, le lotte degli anni ’70, l’autodeterminazione: un sacco di cose da cui noi proveniamo, ma che molto spesso ci dimentichiamo.
Prova a fare un check della tua vita: che cosa vorresti migliorare? E da cosa puoi iniziare a farlo?

Io ti dò un suggerimento: riparti da te stessa.

E riparti da tutte quelle piccole cose preziose che finora hai etichettato come inutili, superficiali, come “le farò domani”.

Qui ti faccio un elenco delle cose che piace fare a me:

  • meditare ogni giorno per almeno 10 minuti (grazie Headspace)
  • prepararmi un tè oppure una tisana e berla osservando fuori dalla finestra, lasciandomi ispirare da quello che vedo
  • farmi le trecce e arrotolarle sulla testa creando acconciature stravaganti, come Frida
  • riempire la stanza in cui lavoro di candele accese
  • fare una pausa per accarezzare i miei gatti (si, quelli che “lei pensa solo ai suoi gatti”)
  • fare una passeggiata con le mie cagnoline, e annusare l’aria che tira fuori casa
  • prepararmi una macedonia super raw per merenda
  • dedicare 10 minuti al giorno per mettere la crema viso, aggiustare lo smalto, scegliere il rossetto, farmi uno scrub
  • mettere il rossetto
  • ascoltare una playlist e ballare libera, in giro per la casa (in questo momento, tutto quello che c’è di Joan As a Policewoman)
  • estrarre una carta dei Tarocchi da uno dei miei mazzi e scrivere sul mio quaderno tutto quello che mi evoca – e prenderne poi ispirazione per la giornata.

Quello che voglia che tu scopra, attraverso i tuoi gesti di self-care, è che prendersi cura di te stessa non vuol dire essere egoista, anzi: solo se ami davvero te stessa, pienamente e completamente, puoi davvero amare qualcun altro.

Perchè è l’amore che parte da te, e che tu nutri, quello che poi puoi irradiare fuori di te.

 

CREA IL TUO RITUALE D’AMORE

rituale d'amore + ©cecilialattari

Attenzione: non sto parlando di filtri per incantare il tuo principe o la tua principessa, e nemmeno di come fare per farl* cadere innamoratissm* ai tuoi piedi. Sto parlando di amore per te stessa, baby.

In questi giorni rifletto molto sul concetto di amore per sé: una parola che diamo per scontata, ma che regge tutto, a mio parere. Se non ami te stessa non puoi davvero amare nessun altro. Quanto è vero! E quanto spesso ce ne dimentichiamo, amiche.

Per riprendere contatto con l’amore verso te stessa io ti suggerisco un rituale d’amore da compiere durante la tua giornata: puoi utilizzare questi consigli proprio in quelle giornate no, quelle in cui ti devono venire e fuori piove e stai anche per prendere il raffreddore. In una di quelle giornate in cui ti chiedi: ma chi me lo fa fare di alzarmi dal letto?

DORMI IN UN LETTO FIGO

Si, esatto: comprati quelle lenzuola che ti piacciono un sacco e non temere di usarle. Abbina sempre i cuscini con le lenzuola. Metti come copriletto quella coperta che adori. Dipingi di rosa la testata del letto. Sii creativa: la tua camera da letto è il posto in cui trascorri più tempo a sognare – e i sogni hanno bisogno di un luogo che sia favoloso!

FAI SEMPRE COLAZIONE COME PIACE A TE

Nella colazione del mattino metti una coccola – anche se sei a dieta. Qualcosa che ti piace e che ti faccia venire voglia di alzarti e di fiondarti in cucina a mettere su il caffè. Prenditi dieci minuti per fare colazione con calma, anche se hai una giornata strapiena di impegni. Regalati quei 10 minuti al mattino, tutti per te.

VESTITI DAVVERO COME TI PARE

Stanotte ho sognato che ero vestita coma Frida (sarà perché tra pochissimi giorni esce la mega offerta FRIDAMIVIDA dedicata alla tua Parola dell’Anno?). Avevo fiori tra i capelli, una gonna lunga e coloratissima e perline ovunque. Mi ricordo che stavo benissimo, nel mio sogno, vestita così. Fallo anche tu: prendi ispirazione dalle tue eroine preferite, dalle tue muse personali, e vestiti come loro. Il 2018 per me sarà l’anno dedicato a Courtney Love ed al suo stile, e ho già comprato una fantastica e morbidissima gonna di tulle che rivendico di indossare quando più mi va. Anche per andare alle Poste a pagare una bolletta, certo. Vestirti davvero come ti piace è una forma di amore verso te stessa: solo tu sai che cosa ti sta davvero bene addosso, e che cosa ti va di esprimere attraverso i tuoi vestiti. Quindi, non aspettare: fallo, adesso! E’ il momento di indossare tutti quei vestiti bellissimi che li metterò quando avrò un’occasione speciale.

Sai una cosa? L’occasione speciale sei tu!
LAVORA IN UNA STANZA SUPER

Qualunque sia il tuo posto di lavoro, hai il diritto di lavorare in un luogo che ti piaccia davvero. Quindi: se come me sei una freelance, è arrivato il momento di riordinare la scrivania, buttare appunti e cartacce che non servono più,  regalarti un mazzo di fiori freschi e portarli nel tuo ufficio, accendere il tuo incenso preferito e, naturalmente, avere la luce migliore per lavorare. Ma anche se lavori come dipendente: ricorda che puoi rendere tuo qualsiasi posto, e che puoi vivertelo al meglio se lo curi come fosse una parte di te stessa. Rendilo speciale, rendilo tuo, rendilo accogliente e luminoso!

NON SCORDARTI DI

Fare una passeggiata in un parco o in un bosco. Accarezzare un gatto. Regalarti una candela profumata. Leggere il tuo blog preferito. Scattare foto dei momenti più ispiranti della giornata. Mettere il rossetto. Spargere amore intorno a te.

Quali sono i tuoi rituali d’amore? Raccontameli nei commenti, oppure scrivimi a cecilia.lattari@gmail.com per dirmi cosa ti piacerebbe fare e che vorresti trovare in un prossimo articolo. E non dimenticare di iscriverti al nostro #nonètardichallenge!

BASTA UNA PAROLA (DELL’ ANNO)

parola dell'anno+©cecilialattari

Siamo a Novembre, ci avviciniamo a grandi passi alla fine di questo 2017: uno dei modi più belli di celebrare l’arrivo del nuovo anno è sicuramente la scelta della tua Parola dell’Anno.

Ma che cos’è la Parola dell’Anno? Io, te lo confesso, fino a qualche anno fa non avevo idea di che cosa fosse. Poi, leggendo e curiosando, ho scoperto questo fantastico strumento che può accompagnarti e guidarti lungo tutto un anno – come una lucciola in una notte di estate, con magia e meraviglia.

La Parola dell’Anno è una parola che racchiude, esalta e nutre tutto quello che tu vuoi essere nell’anno che verrà. Deve essere una parola che ti piace, un consiglio che dai a te stessa nei momenti peggiori ed un’ispirazione sempre nuova in quei momenti in cui hai bisogno di una spolverata di polvere di stelle.

Perchè è così utile? 

Perchè è concentrata.

Perchè ti guida.

Perchè lascia aperto un ventaglio di possibilità.

Perchè evoca la tua musa.

Perchè è semplice da ricordare.

Perchè è la tua formula magica per il nuovo anno.

Nel 2016 la mia Parola è stata RADIATE, irradiare. Ho irradiato amore, luce, ho stretto legami importanti e ho fatto spazio alla mia energia, imparando a mettermi al primo posto.

Nel 2017 la mia Parola è stata (ed è tutt’ora) LUSH: rigoglioso, succulento. Ho seguito questa parola per prendere decisioni, per scegliere quello che poteva davvero nutrirmi, per imparare cose nuove e per esplorare le possibilità che ho incontrato lungo i mesi.

La Parola dell’Anno funziona, perchè non è una lista di cose da fare, o di regole – è semplicemente la tua ispirazione personale, che ti fa vedere la vita in un modo diverso. Come accade quando si guarda attraverso una pietra forata e si possono vedere le fate – anche la Parola dell’Anno è una lente magica, che ti fa guardare la realtà in un modo diverso e che potenzia e aumenta le tue risorse.

Questa parola è come una bacchetta magica: la tieni sempre in tasca, e sprigiona la sua magia quando ne hai più bisogno.

Per esempio, nel 2016 la parola RADIATE, irraggiare, mi ha spinta ad accettare un lavoro con un gruppo di bambini speciali – un lavoro che poi è durato molto più di quanto doveva, e che è stato un bellissimo scambio.

Trovare la tua Parola dell’Anno è un esercizio di intuizione: sarà lei che arriverà da te. E vedrai, sarà magica!

 

Vorresti anche tu trovare la tua Parola dell’Anno? Allora iscriviti alla lista d’attesa del servizio FRIDAMIVIDA: Frida e i Tarocchi Intuitivi ti guideranno alla scoperta della tua parola magica per il 2018!

 

 

IL MIO MANIFESTO INDOMITO

 

manifesto indomito + ©cecilialattari

Il manifesto è uno spazio nel quale ti racconto qualcosa di me: di come sono, di quello in cui credo. Nel mio manifesto dico quello che voglio e voglio quello che dico. Nel mio manifesto, sono sicura, ritroverai qualcosa anche di te.

Se vuoi vedere le grafiche che ho realizzato per il manifesto del sito e per la Parola dell’Anno 2016 e 2017, trovi qui le immagini. Ecco il mio MANIFESTO INDOMITO!

Leggi tutto “IL MIO MANIFESTO INDOMITO”

RESTA ESATTAMENTE DOVE SEI

periodi difficili+©cecilialattari

Inutile dirlo: a volte ci sono periodi difficili. Momenti in cui vorresti essere da qualsiasi altra parte invece che dove sei, in cui vorresti traslocare su una spiaggia assolata, oppure in un bosco, a contatto con la natura selvaggia.

A tutti sono capitati momenti così: più lunghi, più brevi, sempre intensi. Momenti in cui è difficile restare, rimanere, fare con quello che si ha, come dice la mia cara amica Serena.

A me è capitato: non troppo tempo fa, un periodo davvero difficile da sbrogliare, un momento in cui tutto mi metteva davanti a me stessa. Allora, come spesso accade, ho provato a pensare a quello che fanno le piante.

Ecco su cosa voglio farti riflettere oggi: su come sono importanti le nostre radici, ed a quante risorse abbiamo, molto spesso senza che le riusciamo immediatamente a vedere.

Come è possibile rendersi conto della forza e del potenziale che abbiamo, quando stiamo male e proprio non riusciamo a vederlo?

Immagina di essere una pianta. Le piante non possono muoversi, almeno non nella loro parte emersa, quella che sta fuori dalla terra. Sottoterra si: le radici esplorano il territorio, vanno a cercare acqua e nutrienti. Ma fuori dalla terra, le piante sono ferme – non possono andarsene, non possono evitare un temporale e nemmeno l’attacco di un animale.

Sono infatti maestre dello stare. Restando esattamente dove sono, le piante sviluppano agenti difensivi e protettivi. Pensa alla Menta Piperita, che produce olii essenziali antifungini e antibatterici per proteggere le sue piantine. Oppure alla Mirra, che è una resina che produce l’albero della Commiphora: in estate dalle venature e dai nodi della corteccia stilla questa resina, che protegge l’albero grazie alle sue proprietà antibatteriche.

Lo stesso veleno che è presente in molte piante è una strategia di difesa: per non farsi mangiare alcune piante hanno sviluppato questa tecnica; così come le spine, altra difesa che la pianta ha perfezionato per allontanare o scoraggiare la raccolta.

Questo ti dice una cosa molto importante: la pianta trova grandi risorse nel suo stare, nel suo affrontare una situazione difficile restandoci.

E’ molto importante permettersi di restare in una situazione e di prendere consapevolezza di quello che si ha in quel momento: fai con quello che hai, resta nelle cose, prendi forza da quello che hai intorno.

Solo così potrai crescere, fiorire e sbocciare rigogliosa. Perché solo dandoti il permesso di stare esattamente dove sei puoi riuscire ad essere davvero presente alla situazione, anche se è un’esperienza che ti mette in gioco e che può sembrare difficile.  Più presente riesci ad essere nella situazione che stai vivendo, più velocemente potrai capire che cosa tenere e che cosa lasciar andare rispetto a quello che stai vivendo – e più velocemente riuscirai a ribaltare la tua prospettiva, e ad imparare qualcosa da quello che stai vivendo. Questo è ancora più vero se stai vivendo un momento difficile, delicato, o che per qualche verso odi: considera sempre che restare, spesso, illumina le tue risorse e ti indica una nuova strada.

Ti è mai successo di imparare qualcosa da un tuo momento doloroso? Racconta la tua storia nei commenti, e condividi questo post sui tuoi social!  Dimmi di come è sbocciato un bellissimo fiore da una terra arida e difficile. Ti aspetto!