MATERNITA’: BE YOUR OWN QUEEN

maternità + ©cecilialattari

La riflessione sulla maternità è un tema che mi sta molto a cuore. E si, parto da un’esperienza personale: diciamo che la questione “mamma” mi ha sempre dato da pensare.

Qualche settimana fa ho lanciato il mio ebook gratuito Mammaononmamma: un’esperienza intensa, il primo passo per costruire servizi e spazi dedicati alle donne senza figli, per scelta o per destino. Se vuoi scaricare l’ebook gratuitamente puoi farlo qui: nei suoi primi giorni di lancio è stato scaricato da 300 persone, e siamo sempre di più!

Oggi voglio parlarti di come la maternità può essere alternativa, e voglio farlo attraverso una figura simbolica dei Tarocchi: la Regina di Denari.

Nella lettura più classica questa regina è simbolo di abbondanza, di  ricchezza, di capacità di sfamare il prossimo e di offrire rifugio e riparo. E’ anche legata alla maternità, almeno in alcuni suoi aspetti. Io leggo la Regina di Denari ed il suo legame con il materno in una visione alternativa – una visione che, negli anni passati,  ha contribuito a modellare il mio equilibrio emotivo e la mia visione su questo tema.

Spesso la Regina di Denari è una donna abbondante, che sta in un ambiente altrettanto abbondante: ceste di frutta, alberi in fiore, animali ed il simbolo del pentacolo, la stella che indica il legame con la Terra, con tutto quello che puoi toccare con mano.

E’ dunque una donna che, prima di tutto, sa stare bene da sola: che sa dove trovare appagamento, e che mette il self-care tra le sue priorità. Eh si, la Regina di Denari mette nella sua agenda ogni mese un pomeriggio dedicato solo a se stessa, e tutte le sere si mette la crema viso. Si concede piccoli lussi solo per se stessa. Sa godere di quello che ha, e così questo cresce e si moltiplica.

Queen of Pentacles, Oracle Cards

Lei è madre di se stessa: si prende cura di quello che è, coccola la sua bambina interiore e sa come farla crescere e fiorire rigogliosa. Molto spesso chi è madre, almeno nei primi mesi di vita del bambino, è obbligata a mettere da parte se stessa per fare spazio e per dare totale accoglienza alla nuova vita – che è, inizialmente, completamente dipendente da lei. Se ci dedicassimo con questa cura ed attenzione a noi stesse, come potremmo fiorire?

La Regina di Denari, infatti, sta bene dove sta. Ha trovato il posto giusto, e sa che lì può trovare ricchezze. Molto spesso queste ricchezze sono doni che provengono da qualcosa che lei stessa ha coltivato: nel mazzo di Anna K puoi vedere nell’ Asso di Denari una bambina che sotterra un seme-stella, e nella Regina di Denari la stessa bambina, diventata donna, che gode dei frutti magici del suo giardino. Essere madre, dunque, significa  anche prendersi cura di ciò che hai intorno.

Queen of Pentacles, Anna K tarot

Che sia la tua casa, il tuo giardino, il vaso di rosmarino che hai sulla finestra oppure il tuo altare personale, tutto ciò di cui ti prenderai cura fiorirà, e darà i suoi frutti. Io ho capito, solo di recente, di quanto sia importante mantenere al primo posto le nostre priorità, senza farsi scavalcare dalle richieste degli altri. Non è egoismo – come a volte ti viene detto, specie se non hai figli – ma è qualcosa di necessario per poi poter stare bene anche con gli altri, e per poterli aiutare davvero. Avere cura del proprio ambiente, del proprio mondo, di ciò che ti circonda e che pertiene a te stessa è una delle chiavi dell’essere generosa: proprio perché sei ricca puoi donare.

Infine, la Regina di Denari è madre di progetti. Il seme di Denari è collegato all’ aspetto materiale delle cose: è la forza che ti fa concretizzare, dare forma e spessore, rendere reale l’azione e il desiderio. Se con le Coppe ti innamori di un’idea e ne cogli il lato artistico, con le Spade la progetti in ogni sua parte, con i Bastoni agisci perché si manifesti, ecco che con i Denari hai finalmente la tua creazione tra le mani.

Si è madri anche senza figli: siamo madri di noi stesse, di tutto quello che ci circonda e dei nostri progetti, a cui possiamo dare attenzione e cura. Possiamo stare nel nostro giardino ed assaggiare i frutti che abbiamo coltivato; serene, centrate, consapevoli di quello che siamo e che niente è sbagliato, se risuona con ciò che è selvaggio e prezioso.

Cerriweden

Raccontami la tua esperienza: puoi farlo nei commenti oppure scrivendo a cecilia.lattari@gmail.com. Ti aspetto!

 

 

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